Tecarterapia

per una guarigione più rapida

Utile nel trattamento dei traumi acuti, nelle patologie croniche o nella prevenzione agli infortuni

 

Tecarterapia:
Cos’è e Come Funziona?

T.E.CA.R. sta ad indicare Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo ovvero il modo in cui la Tecar-terapia trasferisce energia ai tessuti.

Come dice già il nome la Tecarterapia è una terapia che agisce somministrando energia ai tessuti e le parole Capacitiva e Resistiva stanno ad indicare le modalità con cui può essere effettuata questa somministrazione. 

La Tecarterapia, tra tutti i trattamenti fisioterapici, è quello più amato perché piacevole, indolore, non invasivo e dai risultati assicurati.

La Tecarterapia può essere inserita in tutti i piani terapeutici per la cura e il trattamento delle patologie legate a mani, spalle, ginocchia, gomiti, anca, colonna vertebrale ed eliminare con efficacia dolori articolari nei pazienti sportivi e non.

La Tecarterapia ha avuto da sempre una grande diffusione nel trattamento delle patologie osteo-articolari, in particolare nell’ambito della riabilitazione del paziente sportivo. Il largo utilizzo nella medicina dello sport è sicuramente dovuto alla grande versatilità della Tecarterapia.

Infatti la Tecarterapia può essere utilizzata nel trattamento dei traumi acuti, come nelle patologie croniche ma anche nella prevenzione agli infortuni e nei trattamenti pre-gara

La particolarità del funzionamento della Tecarterapia è che lo strumento in uso stimola la produzione di calore (che è una forma di energia) da parte del soggetto in cura.
In altre parole, induce il corpo del paziente a collaborare in modo attivo, per il raggiungimento più veloce della guarigione.

Come funziona la Tecarterapia

Applicando il principio fisico del condensatore, la Tecarterapia induce all’interno dei tessuti lesi un movimento alterno di attrazione e repulsione (500.000/ 1.000.000 di volte al secondo) delle cariche elettriche degli ioni presenti nei tessuti corporei.
 In tal modo la tecarterapia trasferisce energia ai tessuti senza alcuna somministrazione di energia radiante dall’esterno.
 Queste “correnti di spostamento” inducono 3 effetti: chimico, meccanico e termico.

Ciò che avviene durante una seduta è che dell’energia viene trasferita ai tessuti mediante due sistemi differenti:
• Sistema capacitivo
• Sistema resistivo

Il fisioterapista può infatti utilizzare la Tecarterapia in due modalità differenti per trasferire energia focalizzandola su tessuti differenti in funzione di dove è localizzata la patologia:

  1. Tecarterapia modalità capacitiva, rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo, efficacie sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico, etc.)
  2. Tecarterapia modalità resistiva, rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare minor energia), per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei, aponeurotici.

 

La vibrazione indotta dalla Tecarterapia nel tessuto ha diversi effetti a livello biologico e cellulare.

E’ possibile infatti riconoscere alla Tecarterapia un effetto biostimolante, utile sia nei processi degenerativi che nei processi traumatici, un effetto drenante, utile oltre che nelle patologie estetiche anche in quelle infiammatorie, un incremento della temperatura che può essere utile a rilassare la muscolatura e infine un effetto antidolorifico che è il risultato dei precedenti.

 

I benefici e i meccanismi fisiologici della Tecarterapia sono molteplici:

• Miglioramento dell’afflusso arterioso con incremento dell’apporto di sostanze nutritive ed ossigeno /riduzione delle tensioni muscolari
• Miglioramento del deflusso venoso linfatico con più efficiente espulsione di tossine e cataboliti / riduzione dell’infiammazione
• Miglioramento dell’equilibrio di membrana di tutte le cellule presenti nell’area trattata / aumento del metabolismo
Potenziamento e sinergia con principi attivi che si vogliono veicolare come trattamenti topici

 

Campi di applicazione della Tecarterapia

Le condizioni in cui la Tecarterapia è utile sono moltissime, qui di seguito ne sono elencate alcune:

  • distorsioni
  • tendiniti come ad esempio la tendinite di De Quervain (al polso),
  • borsiti
  • lesioni tendinee e muscolari
  • Sindrome del piriforme
  • traumi ossei e osteoarticolari
  • osteoporosi: ne soffrono soprattutto donne dopo la menopausa
  • riabilitazione post chirurgica: come ad esempio la riparazione del legamento crociato anteriore o della cuffia dei rotatori
  • metatarsalgia: ne soffrono soprattutto le donne che usano spesso scarpe con il tacco
  • dolori muscolari
  • pubalgia
  • edemi: ne abbiamo trattati molti che si erano formati a seguito di una forte contusione
  • ematomi come quelli che si formano nel caso di importanti lesioni muscolari
  • gonalgia
  • lesione legamento crociato anteriore
  • lesione legamento crociato posteriore
  • tenosinovite
  • stenosante
  • alluce valgo
  • coxartrosi
  • lesione cartilagine triangolare del polso
  • lesioni tendinee: es. la rottura del tendine del capo lungo del bicipite, del tendine del muscolo sopraspinoso o del tendine di achille;
  • gonartrosi
  • fascite plantare
  • epicondiliti chiamate anche “gomito del tennista”
  • epitrocleiti conosciute anche come “gomito del golfista”
  • capsuliti come nel caso della capsulite adesiva
  • spalla congelata
  • contratture
  • borsiti, spesso se ne vedono in spalle problematiche o nella parte posteriore del gomito (borsite olecranica)
  • dolori muscolari
  • sciatica
  • lombalgia
  • lombosciatalgia
  • cicatrici
  • traumi sportivi
  • condropatia rotulea
  • dismenorrea
  • capsulite adesiva o sidrome della spalla congelata
  • frattura del femore
  • dito a scatto
  • frattura dell’acetabolo
  • frattura della clavicola
  • frattura del calcagno
  • frattura dell’omero
  • frattura della tibia
  • frattura del metatarso
  • frattura del calcagno
  • cervicalgia
  • triggerpoint
  • dolore dietro al ginocchio
  • dolore al centro della schiena
  • dolore al collo

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